Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Unioni civili: la situazione in Umbria In evidenza

Scritto da 
0
Unioni civili: la situazione in Umbria
Sono dieci i Comuni che in Regione hanno istituito un registro per le coppie conviventi non sposate 
Il primo, nel 1999, è stato Spello, l'ultimo, solo pochi mesi fa, Marsciano. Gli altri, stando all’elenco pubblicato da wikipink.org, sono Terni, Perugia, Cannara, Foligno, Bastia Umbra, Città di Castello, Campello sul Clitunno e Orvieto. Si tratta dei Comuni umbri che hanno previsto l'introduzione di registri per le unioni civili. Il Comune di Gubbio aveva istituito il registro, ma lo ha successivamente eliminato.

L’argomento è al centro del dibattito nazionale visto che proprio in questi giorni il Senato comincia a votare la legge Cirinnà che riconosce le unioni civili e la stepchild adoption e quindi permette a uno dei membri di una coppia di essere riconosciuto come genitore del figlio, biologico o adottivo, del compagno.

I registri per le unioni civili approvati dai Comuni sono dunque degli strumenti per mezzo dei quali i Comuni stessi hanno voluto, seppure in mancanza di una normativa nazionale, conferire un riconoscimento istituzionale alle coppie conviventi. I registri hanno quindi valore simbolico e politico, ma permettono di solito alla coppia registrata di accedere anche a tutele e benefici riservati alle famiglie, ovviamente solo nell'ambito del Comune di residenza.