Perugia potrebbe diventare la regina degli stadi In evidenza
Quest’idea è nata a conclusione del ciclo di lezioni degli insegnamenti integrati di Progettazione digitale e Laboratorio di progettazione digitale.
Il delegato del rettore per le attività sportive Gianfranco Binazzi, i docenti Paolo Belardi e Simone Bori, un relatore d’eccezione come Roberto Regni coadiuvato da Marco Armeni e gli studenti si sono confrontati su “La casa del calcio”, una giornata di studi per fare il punto della situazione delle strutture sportive.
Trenta studenti poi, sono stati protagonisti dell’esercitazione dedicata della progettazione degli edifici e degli impianti che costituiranno la futura “Cittadella dello sport e della salute” promossa dal rettore Franco Moriconi e presentata ufficialmente lo scorso dicembre.
A questo progetto hanno partecipato anche venti studenti del quinto anno della sezione geometri dell’Itet “Capitini-Vittorio Emanuele II-Di Cambio”.
Nell’aula magna d’ingegneria, il tema dell’impiantistica sportiva è stato sviluppato da Regni, facendo riferimento ai grandi lavori che ha portato e sta portando avanti per gli stadi di Perugia, Arezzo, Cesena, Parma, Trapani, Carpi, Trieste, Pescara, Roma e Udine. Proprio il “Friuli”, è l’ultima creatura dell’ingegnere perugino e dello staff di Area progetto associati, che dopo un anno e otto mesi di lavori, è stato inaugurato proprio domenica scorsa con la gara Udinese-Juventus.
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