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Mastelli come se piovesse per la nuova raccolta differenziata In evidenza

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Mastelli come se piovesse per la nuova raccolta differenziata
Inizia oggi il primo (confuso) step in centro storico tra secchi, guide, transponder e chissà che altro

La raccolta differenziata a Perugia, principalmente in centro storico, è sempre stata oggetto di numerose critiche e lacune (il tutto condito da vicende giudiziarie non belle), alcune delle quali fondate altre meno. Ma quello che di certo c’è oggi è la notevole confusione che ruota attorno alla nuova raccolta differenziata. Basta infatti leggere le linee guida diffuse dall’ufficio stampa di Gesenu per capire come sia contorta la cosa. Inoltre sembra che verranno organizzati incontri dall’amministrazione comunale e dal gestore di igiene urbana Gest S.r.l., con la collaborazione delle associazioni del territorio, affinché la nuova fase di raccolta differenziata operativa, ad iniziare dal prossimo anno, non parta senza intoppi. Ne dubitiamo. Ma proveremo a spiegarvi di cosa si tratta.

Il cittadino ha un ruolo chiave” - si legge nel comunicato – o meglio di portachiavi, visto che verrà dotato di un transponder portatile che identificherà la sua utenza.

Da oggi, 9 Dicembre, il primo step con l’inizio della consegna dei mastelli (cioè secchi) per il secco residuo, la frazione umida organica, il vetro e una biopattumiera da mettere sottolavello (tassativamente ubicata sotto il lavello come scritto dalla guida!) E qui ci poniamo una domanda: avranno tutti lo spazio in casa per tenere così tanti secchi? Mha?! In ogni caso i contenitori saranno dotato di codice di riconoscimento dell’utenza, nell’ottica dell’applicazione della tariffa puntuale, ovvero, pagare in ragione di ciò che si differenzia realmente (chissà quanti capelli perderà il contabile incaricato a calcolare le tariffe di ognuno…)

Ogni utenza perciò riceverà in dotazione un kit megagalattico costituito da:

una biopattumiera areata (sottolavello cucina) ed un mastello marrone per la frazione organica; un mastello grigio per il secco residuo, ovvero l’indifferenziato (compresi pannolini e pannoloni); un mastello verde per il vetro; un kit di sacchi blu per la carta, un kit di sacchi gialli per la plastica, alluminio e barattolame; un kit di sacchi biodegradabili per la frazione organica; un transponder portatile (una sorta di portachiavi con codice utente di riferimento), per il conferimento diretto tramite l’automezzo itinerante chiamato “RaccoglinCentro”; guida pratica, calendario (inviato a domicilio) e altro materiale informativo.

E fin qui sembra essere tutto chiaro o quasi. Ora quello che ci lascia perplessi è la modalità di ritiro dei suddetti mastelli/sacchi. Il comunicato stampa dice che “il servizio di raccolta domiciliare a mastelli, che integrerà l’utilizzo dei sacchi, sarà supportato dall’opportunità di conferire i rifiuti organici e altro materiale stabilito con apposito calendario, oltre che con il sistema “porta a porta”, anche tramite un automezzo chiamato (per analogia) ‘Raccoglincentro’, itinerante in tre percorsi distinti nelle vie del centro storico con diverse soste nella fascia dalle ore 15,00 alle 21,00, dal lunedì al sabato compresi.”

Dunque con la spazzatura che bisogna farci? La vengono a prendere gli addetti o la dobbiamo portare noi verso il Raccoglincentro? Per ora sembra esserci molta confusione dietro la nuova raccolta differenziata e siamo certi che finché non entrerà a regime (se mai ci riuscirà) il risparmio sarà relativo. Perciò armiamoci di tanta pazienza e iniziamo a leggere le guide, sia mai che per una volta riusciranno a non coglierci impreparati