Nel 2007 in Germania è stata ideata da Jan Nijboer una delle attività cinofile di cui probabilmente sentiremo parlare di più nei prossimi anni: il Treibball. Alla base di questo allenamento, ma che gli addetti al settore preferiscono chiamare gioco, ci deve essere la voglia di rafforzare sempre di più la comunicazione con il proprio cane. Nel Treibball infatti il padrone, anche detto conduttore, è la mente, mentre il cane è il braccio che si muove seguendo le indicazioni a distanza e per farsì che questo renda al massimo la connessione tra le due parti deve essere forte. Nell’ effettivo il gioco consiste nel posizionare dei palloni di varie grandezze in base alla taglia del cane all’interno di un’area delimitata, le cui dimensioni cambiano in base al livello, il cane deve con il solo utilizzo del naso spingerle all’interno di una porta da calcetto per fare goal; man mano che la difficoltà aumenta ci sarà anche un ordine preciso da seguire. Fuori dall’Italia l’addestramento cinofilo è molto più sviluppato ed attrezzato ed anche per il Treibball vale lo stesso discorso, ma l’ AIT (associazione italiana Treibball) è in rapida espansione e organizza costantemente corsi di formazione ed esiste già un campionato a livello nazionale, è un’associazione riconosciuta CONI e CSI,  ed ogni regione ha i suoi istruttori. Noi abbiamo parlato con Silvia Clerini, una delle pochissime in Umbria ad essere appunto un istruttore riconosciuto dall’ AIT e che è anche addestratrice cinofila ENCI e CSEN.

È facile trovare persone che vogliono intraprendere questa disciplina?

C’è sempre un pò di diffidenza iniziale nei confronti delle cose nuove. Qui in Umbria la gente è molto proiettata sull’ agility ancora, ma a differenza di altre attività il treibball è aperto a tutte le razze e a tutte le taglie, cani sordi, cani meno propensi alla corsa e soprattutto anche per i padroni che magari non possono correre. Quindi io ritengo che abbia un enorme potenziale futuro e con pazienza sono sicura che prenderà piede e ne sentiremo molto parlare.

Ormai è da diversi anni che spopola la passione per i cani e per attività da fare con il proprio cane, ma ancora c’è un po’ d’ignoranza su come va trattato il miglior amico dell’uomo?

Purtroppo tanta, manca tanto la consapevolezza. Alla fine prendi un essere che non parla la tua lingua e in molti casi non ci si preoccupa minimamente di capire il loro linguaggio e poi sorgono i problemi. Però non si può dire che rispetto a tanti anni fa le persone non siano più sensibili, quindi  siamo decisamente sulla buona strada. Lavorare in questo settore ti può aiutare a far capire quanto il cane ci può dare e quanto si può stringere un legame.

Come si diventa istruttore Treibball?

Si fa un corso teorico pratico in diversi weekend e con questo diventi istruttore abilitato però chiaramente devi essere già istruttore cinofilo. In seguito puoi diventare anche giudice con ulteriori corsi sempre tenuti esclusivamente da AIT. È un’esperienza che senz’altro consiglio ad altri miei colleghi perché è un mondo in espansione che è molto interessante.

Il gioco prevede dei livelli?

Prevede tre livelli: principiante, intermedio e campioni. Il numero dei palloni cambia in base al livello, si parte con un minimo di 4 fino ad un massimo di 8, le distanze tra cane e conduttore anche cambiano in base al livello, varia anche l’ordine in cui il cane deve portare i palloni. È una prova a tempo che a prescindere dai livelli dura sempre 7 minuti. L’altra cosa che resta invariata è la motivazione che ti deve spingere ad iniziare questa splendida attività con il proprio cane, cioè la voglia di avere un legame sempre più forte con il proprio cane.

Per maggiori informazioni consultare:
https://www.instagram.com/treib_dog/
www.treibball-italia.it
https://www.facebook.com/associazioneitalianatreibball/

di Norma Judith Pagiotti