Insopportabilità social In evidenza
Breve elenco di cose davvero insopportabili che si trovano molto, molto spesso sui social
- Iniziare i post con “E poi...”. “E poi ti svegli e il tuo fidanzato ti ha preparato la colazione...”, “E poi torni a casa e il gatto ha rotto il vaso dei fiori...". “E poi c’è la mamma che è sempre la mamma…”. Ma “E poi” di che? Nemmeno foste Giorgia, porca miseria.
- Le foto mentre state saltando. Con il volto deformato dallo sforzo sovrumano necessario per alzarsi di 9,5 cm da terra e braccia e gambe che sembrano quelle di una Barbie snodata dopo che ci ha giocato un bambino di due anni. Bo.
- Il "ne abbiamo". “Ansia ne abbiamo?”, “Gattini ne abbiamo?”, “Fragole con panna ne abbiamo?”… Tolleranza no, non ne abbiamo più…
- Le brevi storie tristi che sono davvero di una tristezza inaudita.
- Appellare le persone che leggono i vostri post “Popolo di Facebook”. Brividi su tutto il corpo anche in piena estate.
- Infine il "Time", che no, non è il settimanale statunitense, ma il pretesto con cui in molti ci raccontano, allegando rigorosamente ricchi dossier fotografici, che fanno colazione la mattina - anche se non gliela prepara il fidanzato - ("Colazione time"), vanno a lavoro ("Lavoro time"), si riposano un po' dopo pranzo ("Relax time"), vanno in palestra ("Palestra time"), fanno l'aperitivo ("Aperitivo time") e via dicendo. Mi fate salire l'omicidio time.
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Parole, Parole, Parole...
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