L’amore è a colori, fatevene una ragione In evidenza
Il panico irrazionale per le famiglie gay in Italia tocca ancora vette imbarazzanti, ma anche tenere, perché la famiglia tradizionale si sente attaccata, dà il peggio di sé, dice cose senza senso, e alla fine fa tenerezza
“I figli cresciuti da gay diventeranno per forza gay”. Ecco, questo non ha proprio senso. I figli degli etero forse sono tutti etero? No, altrimenti i gay non esisterebbero. Alcuni crescono etero, alcuni gay, alcuni bisex: è solo diversità, non è il marchio di Satana.
“I figli cresciuti da gay avranno dei traumi”. Certo, immagino di sì: come quelli degli etero. Da quando in qua infanzia e adolescenza sono senza traumi? Anche gli etero traumatizzano i figli, solo che nessuno li ha mai accusati in quanto genere. La crescita è un passaggio delicato e traumatico, a prescindere dai gusti sessuali dei genitori.
“Avere dei genitori gay non è secondo natura”. E che vuole dire? Perché mai dovremmo fare le cose come si fanno in natura? Le melanzane bio sono secondo natura: gli uomini sono secondo la civiltà. In natura l’omicidio non è un problema; da noi si. In natura i cadaveri si lasciano dove capita; noi seppelliamo i morti. In natura tutto si dimentica; noi scriviamo la storia. In natura si generano figli e basta; noi li generiamo (e qui servono genitori etero, necessità biologica), però poi facciamo una cosa contro natura: li educhiamo, gli trasmettiamo un bagaglio culturale, artificiale, che è appannaggio di tutta l’umanità, e i gusti sessuali non c’entrano nulla.
Fatevene una ragione: l’amore è una roba complicata, più grande della nostra visione, non si può ridurre a un solo colore, e soprattutto la sua varietà non minaccia minimamente la famiglia tradizionale, che è talmente al sicuro, e sforna talmente tanti figli, che perfino il capo della Chiesa Cattolica (quelli di “andate e moltiplicatevi, e non usate contraccettivi”) ha consigliato di farne meno: “non siate come i conigli”.
Se non credete a me, credete almeno al Papa.