Come rispondere alle domande scomode dei bambini? In evidenza
"Mamma, perché l’acqua è bagnata?"
"Mamma, perché i cani abbagliano?"
"Mamma, perché la mela è dolce?"
"Mamma, perché la bimba della zia è dentro la pancia?"
"Mamma, perché la banana è gialla?"
"Mamma, perché piove?"
"Mamma, perché arriva la notte?"
"Perché, mamma, dobbiamo morire?" Che tu vorresti rispondergli solo: "Eh, già. Perché? Me lo sto chiedendo pure io ma una risposta non ce l'ho". E invece una risposta devi averla perché una risposta tuo figlio la pretende ed è giusto che ce l'abbia. Io a mio figlio vorrei sempre rispondere senza troppo zucchero.
Vorrei essere chiara ma non edulcorata, vorrei crescerlo consapevole che la vita è bella, anche se fa male come cantava qualcuno e che, non è vero che le persone cattive, il male, i lutti non esistono.
Vorrei sempre essere in grado di trovare le parole giuste per crescerlo con una cognizione della realtà e del mondo che non sia troppo distante dalla realtà, ma che siano allo stesso tempo adatte ad un bambino. Alla sua visione meravigliosa e sognante, alle sue aspettative cariche di positività. Non vorrei essere io, in soldoni, a spegnergli quella luce che ha negli occhi, ma non voglio nemmeno crescerlo sotto ad una campana di vetro. A volte uso la fantasia e ci riesco, altre racconto delle favole. Favole verosimili ma non reali e non so se è giusto così, ma non sempre trovare le parole è facile. Altre volte, semplicemente, racconto la verità, così com'è. Ma la cosa che faccio spesso, più spesso di tutte le altre sapete qual è? Taglio corto e rispondo alle sue domande con un: “Te lo spiega il nonno”.