Che poi le mamme altro non sono che figlie cresciute… In evidenza
Ho capito che per diventare mamme, anzi, ci vuole tempo, non ore, né giorni, ma mesi, nel mio caso anni. Ci vuole tempo per conoscere il nuovo arrivato, quell’esserino che, oltre al nostro amore, adesso si sta prendendo anche tutto il nostro tempo, la nostra energia e il nostro sonno. Ci vuole tempo per conoscersi e riconoscersi in questo nuovo ruolo, per prendere le misure, per capire cosa ci piace e cosa proprio non sopportiamo dell’essere madri. In cosa siamo brave, perché vi assicuro che in qualcosa siete brave, e cosa invece non ci riesce affato.
Ho capito che ogni volta che mia madre mi diceva che per la sua festa, quella della mamma, non voleva essere festeggiata perché non “Lei non è che stava facendo nulla di speciale”, in realtà mentiva. Perché la fatica di ogni giorno è speciale, lo è la stanchezza, l’abnegazione continua e la forza di volontà che ci mettiamo ogni volta, anche quando pensiamo di non farcela più.
Solo ora capisco che le mamme non diventano perfette, di colpo, in quell’istante nel quale la loro vita cambia per sempre. Ora lo capisco quante volte una mamma sbaglia pensando di far bene. Ora lo capisco quanta fatica c’è dietro a quei sorrisi di mamme, a quelle carezze dolci. Ora lo capisco quanto stanchezza c’è dietro a quella responsabilità. Ora lo capisco che le mamme sono prima di tutto donne.
Solo ora che sono mamma anch’io capisco tutto questo. Capisco quanto ogni mamma si meriti di essere festeggiata almeno una volta all’anno. Lo capisco e la mia mamma ora la amo ancora di più.