Cattive eredità e proverbi In evidenza
“Tale padre tale figlio”, che non è sempre un complimento, declinato in decine di modi di dire umbri
È tutta sua mamma ed è un bel guaio. Succede infatti spesso che un figlio o una figlia ricordi, in difetti e comportamenti o modi di fare non proprio piacevoli e positivi, il padre o la madre. Per fattispecie di questo tipo il dialetto umbro e non solo si sbizzarrisce letteralmente. Sono infatti un’infinità, e per la verità quasi tutti di stile “bucolico”, i modi di dire dedicati a situazioni del genere e, a raccoglierli insieme, c’è davvero da divertirsi. “Un pero non fa un melo” dice qualcuno, ma anche “sotto un fico non nasce un ficarello”.
In alcune parti dell’Umbria quando si scoprono spiacevoli somiglianze tra genitore e figlio si commenta che d’altra parte “i lupi non cagano i ceppi” e se è vero che “la mela non cade lontano dall’albero”, è anche vero che “dalle querce non nascono le ciliegie” oppure, se si vuole scendere nel dialetto più stretto, “dalle cerque non nascono le merengole”. Insomma sarà anche vero che “ogni scarrafone è bello a mamma soja”, ma molto probabilmente perché ‘o scarrafone ha ereditato, proprio da mammà, tanti pregi, ma anche qualche difetto.