Speciale Umbria Jazz - Lunedì 10 luglio
Quarto giorno del festival musicale più famoso in Umbria, all’Arena Santa Giuliana arriva Dee Dee Bridgewater
Umbria Jazz, come tutti sappiamo, da anni regala sempre grandi artisti che da ogni parte del mondo arrivano per riempire di musica e gioia le strade di Perugia. Il programma del quarto giorno del festival, difatti, regala la presenza straordinaria di un’artista come Dee Dee Bridgewater: un ritornoa Umbria Jazz gradito e che porta sempre gioia.
Dee Dee fa parte della storia del festival, e viceversa: nel 1973 era una ragazza che cantava nella notevolissima Orchestra di Thad Jones e Mel Lewis che apri' la prima edizione. Nessuno allora poteva immaginare che da grande Dee Dee Bridgewater sarebbe diventata una star, vincitrice di tre Grammy e un Tony Awards, completamente a suo agio nei concerti e nelle piece teatrali, fortemente impegnata nella lotta per i diritti civili e lo sviluppo tanto da essere nominata ambasciatrice della FAO.
Adesso, dopo tanti omaggi a primedonne del jazz, da Ella Fitzgerald a Billie Holiday, il suo nuovo progetto discografico ed il relativo tour promozionale sono dedicati alla musica di Memphis, Tennessee, che è la sua città natale ed è anche una delle grandi capitali della musica americana. Il programma della serata promette grandi classici di blues, soul, r&b, da Al Green a Bobby Blue Bland.
La giornata di lunedì 10 luglio sarà scandita anche della presenza di altri numerosi artisti: alle 13, gli Accordi Disaccordi, da qualche anno parte integrante di Umbria Jazz, saliranno sul palco all’interno dei Giardini Carducci. Stessa location, ore 16, anche per la finale del Conad Jazz Contest, che ha visto il susseguirsi sul palco di molte giovani promesse.
Sammy Miller and the congregation daranno spettacolo in Piazza IV Novembre a partire dalle ore 21, con il loro jazz gioioso cercheranno di coinvolgere il pubblico in una dimensione solare e serena. Alle 23, invece, scalderanno il palco i Gangbé Brass Band, un gruppo di dieci musicisti che cercherà di coniugare il juju dell’Africa occidentale e la musica tradizionale vudù con il jazz ed il tipico suono delle big band.
- Gallery Author: Redazione PM
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