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"I musei che saranno": l'incontro alla Galleria Nazionale dell'Umbria
Martedì 13 giugno saranno presenti Barbara Jatta, Marco Pierini e Antonio Piva
Martedì 13 giugno 2017 alle ore 17:30, presso la Sala Podiani della Galleria Nazionale dell'Umbria, si terrà un incontro dal titolo I musei che saranno, con la partecipazione di Barbara Jatta (Direttore dei Musei Vaticani), Antonio Piva (già Professore Ordinario di Progettazione Architettonica del Politecnico di Milano) e Marco Pierini (Direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria). L'incontro è promosso dall'Asssociazione Per Perugia e Oltre nell'ambito della serie di eventi Che mondo saremo? Le nuove forme della civiltà.
Secondo Marco Pierini "la chiave è proprio quella delle esperienze a confronto, che rendono il nostro lavoro - in teoria molto simile - diversissimo. Penso, ad esempio, al rapporto con i visitatori da un punto di vista quantitativo (da una parte ‘troppi’, dall’altra troppo pochi), ma anche qualitativo (come comunicare il museo a visitatori di cultura e formazione diversa, persino diversissima); penso a come conciliare tutela e valorizzazione che disgiunte non dovrebbero mai andare, penso alla funzione sociale del museo, penso soprattutto a tutte le strategie messe in atto o soltanto progettate per trasformare un istituto moderno come il museo in un qualcosa di contemporaneo (per questo non basta la tecnologia, anzi…).”
Invece Antonio Piva ha fatto sapere che “rifletterò sull’attualità delle Istituzioni di Parigi e di New York. Esprimerò pensieri interlocutori sulla situazione rilevata di recente nei musei delle due città provando a spiegare il perché questi due mondi sono così diversi. Quello che sarà del futuro museo non possiamo saperlo però si leggono i sintomi del cambiamento.”
L'incontro sarà ad ingresso gratuito.
Secondo Marco Pierini "la chiave è proprio quella delle esperienze a confronto, che rendono il nostro lavoro - in teoria molto simile - diversissimo. Penso, ad esempio, al rapporto con i visitatori da un punto di vista quantitativo (da una parte ‘troppi’, dall’altra troppo pochi), ma anche qualitativo (come comunicare il museo a visitatori di cultura e formazione diversa, persino diversissima); penso a come conciliare tutela e valorizzazione che disgiunte non dovrebbero mai andare, penso alla funzione sociale del museo, penso soprattutto a tutte le strategie messe in atto o soltanto progettate per trasformare un istituto moderno come il museo in un qualcosa di contemporaneo (per questo non basta la tecnologia, anzi…).”
Invece Antonio Piva ha fatto sapere che “rifletterò sull’attualità delle Istituzioni di Parigi e di New York. Esprimerò pensieri interlocutori sulla situazione rilevata di recente nei musei delle due città provando a spiegare il perché questi due mondi sono così diversi. Quello che sarà del futuro museo non possiamo saperlo però si leggono i sintomi del cambiamento.”
L'incontro sarà ad ingresso gratuito.
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