"La pittura olandese e la borghesia mercantile del secolo d'oro" è il titolo della conferenza che vedrà come protagonista Alberto Grohmann e che si terrà il 12 ottobre, nell'ambito del ciclo di incontri su "Arte e potere" organizzati dalla Fondazione Cariperugia Arte e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
L’idea alla base del progetto è quella di dare vita a un dibattito pubblico su un tema ambiguo e affascinante, la relazione tra arte e potere appunto, partendo da competenze disciplinari, professionalità e punti di vista molto diversi fra loro.
L'iniziativa è partita lo scorso mese di aprile e a confrontarsi sull'argomento, oltre ai tre coordinatori del progetto, Alessandro Campi e Francesco Federico Mancini dell’Università degli studi di Perugia e Paolo Nardon, critico d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, sono anche nomi come Sergio Rizzo, Antonio Natali, Bernard Aikema, appunto Alberto Grohmann, Pietro Cesare Marani, Marco Versiero, Achille Bonito Oliva ed Ernesto Galli della Loggia. 
L'appuntamento del 12 ottobre  (alle 17,30 alla Sala delle Colonne di Palazzo Graziani) sarà appunto incentrato sulla pittura olandese del secolo d'oro che viene letta come una delle fonti storiche utili ad analizzare la fortuna delle Sette Province Unite che si liberano con la Guerra degli Ottanta anni (1568-1648) dal dominio di Filippo II d'Asburgo. Il rapporto che viene a instaurarsi tra mentalità religiosa calvinista e "spirito del capitalismo" riesce a favorire il successo in campo economico-sociale della società borghese, testimoniato concretamente dalla produzione artistica.
Alberto Grohmann è stato allievo dell’Istituto italiano di studi storici di Napoli, fellow di Villa i Tatti "The Harvard university center for italian Renaissance studies", visiting professor nell’École des hautes études en sciences sociales e ha tenuto corsi e conferenze in numerose universalità italiane ed europee. È stato professore ordinario di Storia economica nelle Università di Perugia e Roma «La Sapienza». Attualmente è professore emerito dell’Università di Perugia.