Davide Vasta e l’era dei contenuti video In evidenza
Nuove strade della comunicazione, tra Reflex, SteadyCam e Musica
Nell’era in cui i social network sono diventati il luogo "virtuale” in cui si incontra la stragrande maggioranza di utenti della rete, la comunicazione (specialmente quella aziendale) ha subìto in tempi piuttosto veloci un cambiamento radicale: si è passati da pagine social fitte di immagini a contenuti sempre più legati al video, che siano veri filmati o GIF animate.
Una cosa è certa: oggi, chi vuole comunicare, promuoversi e fare brand awareness, sceglie di usare perlopiù il video, sia esso uno spot, un virale o qualunque altra forma di filmato capace di attrarre una specifica audience.
Se è vero che ciò in gran parte è dovuto a una crescita esponenziale dei social (e quindi di un’audience che è il perfetto target per le aziende), parte di ciò deriva anche dalla diffusione sempre più a basso costo di tecnologie per la ripresa video, che nelle mani di nuovi videomaker danno vita a produzioni creative fino a poco tempo fa impensabili.
Le fotocamere Reflex, concepite inizialmente come mezzo soltanto per la fotografia, sono ormai usate come vere e proprie macchine da presa (MDP) dando la possibilità ai videomaker di ottenere risultati molto simili, soprattutto in termini di inquadrature e di sfuocato, a riprese cinematografiche. Si pensi solo all’effetto dato dalle SteadyCam, versioni economiche dei sistemi di stabilizzazione usati da sempre nel cinema.
Una vera rivoluzione, che oggi sfocia, ad esempio, nei fenomeni virali legati ai LipDub, video musicali in cui, sulle note di una determinata musica, gli “attori” cantano durante un unico piano sequenza senza alcuna interruzione, mostrando intorno a loro un contesto che diventa location, scena, con un obiettivo promozionale strategico: intrattenendo chi guarda il video, si illustra e si promuove un luogo. I primi ad aver intuito le potenzialità promozionali di ciò sono stati scuole e istituti universitari: qui si riesce a realizzare un vero e proprio recruiting on line dei futuri studenti.
Uno dei maggiori esperti di questi linguaggi risiede proprio in Umbria. Davide Vasta (www.davidevasta.biz) con la sua organizzazione BrainStudios, apparso di recente sulle pagine di PM, porta avanti, fra l’altro, svariati progetti legati ai video musicali e ai LipDub. Uno degli ultimi coinvolge l’Istituto superiore Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II Arnoldo di Cambio di Perugia.
In QUESTO video si può vedere il risultato finale, mentre in QUESTO la soggettiva dagli occhi stessi del regista rende ancor di più la complessità del risultato.
Il progetto ha visto il coinvolgimento di studenti e professori per circa 5 mesi in prove di “canto” e di percorso fisico. La vera difficoltà e la sfida del LipDub è infatti che tutti quanti, in un unico piano sequenza, devono muoversi e cantare in perfetta sincronia: sia nei riguardi della macchina da presa, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto (e non è facile, per attori improvvisati sul momento), sia nel labiale, cantando le strofe assegnate senza sbavature.
Ma Davide Vasta non è di certo nuovo a questo tipo di progetti. Dal 2008 ad oggi ne ha realizzati diversi, qui sotto alcuni dei più significativi.
Come strategia di comunicazione i LipDub offrono notevoli possibilità. Per le aziende sono una vetrina incredibile, anche perché, se ben costruiti, innescano un meccanismo “virale” per cui sono ricondivisi centinaia se non migliaia di volte. Per le scuole sono, appunto, degli incredibili strumenti di “marketing” con cui reclutare iscritti.Il LipDub dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, il primo realizzato da Davide Vasta nel 2008, e anche il primo LipDub realizzato in una scuola italiana, creò un tale interesse da far avere una impennata delle iscrizioni di quasi il 30% (certificata dall’allora Direttore). Molti degli studenti intervistati poi, confermarono che era stata la visione del LipDub a spingerli a contattare l’Accademia.
Ma come si impara a realizzare questo e altri tipi di video?
Davide Vasta e Stefano Massoli, insieme in BrainStudios, hanno creato un’organizzazione che si occupa sia di produzione che di formazione nei campi del video e della fotografia. Un fitto calendario di corsi a cadenza semestrale permette a professionisti così come a semplici appassionati di avvicinarsi a questo mondo, tramite eventi full immersion (da 1 a 3 giorni) nella sede principale, vicino a Corciano, o nella sede da poco inaugurata di Via Cartolari, in centro storico a Perugia.
Gli studenti accorrono da tutta Italia, e spesso tra le file degli iscritti si scoprono veri nomi della televisione: come Mauro Micheloni, contributore del programma “Alle Falde del Kilimangiaro” che ha partecipato ad uno dei corsi “Video Reflex” per approfondirne la tecnica, e utilizzarla durante la realizzazione dei suoi documentari.
Molte persone si domandano se sia davvero possibile imparare in così poco tempo tecniche così interessanti. La risposta la dà proprio Davide Vasta, docente nella gran parte dei corsi, il cui approccio formativo si è consolidato in oltre 23 anni di docenze in atenei nazionali ed esteri.
“Tutti i contenuti dei corsi sono tarati prima di tutto sulle reali necessità di chi sceglie un corso più che un altro, e soprattutto sono concepiti per essere fruibili nella reale durata dei corsi. Altro aspetto fondamentale è il numero di partecipanti, con classi rigorosamente ristrette a 10 allievi: questo rende il rapporto docente/discente davvero efficace, e dà a ognuno la possibilità di imparare con un contatto diretto e costante”.
Un approccio alla formazione, quello di Davide Vasta, che mette da parte il superfluo, per lasciare solo l’essenziale.
Qui potete trovare la lista aggiornata dei corsi disponibili fino ad aprile.
Occhio dunque al calendario dei corsi per non arrivare in ritardo di 6 mesi, perché le classi si riempiono sempre molto presto.
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