#Movelobucostohashtag In evidenza
#Abbiatepazienza, ma un hashtag di quattro, cinque, sei parole, chi lo legge? Cavolo, siete andati al cinema e in pizzeria e lo volete raccontare senza usare nemmeno una volta la #barraspaziatrice? #Ragazzimiei, molti di quelli che stanno dietro a uno schermo hanno in faccia un paio di occhiali, lo sapete sì? E anche a quelli che ci vedono bene, ma perché gli volete complicare la vita così?
Io capisco anche la voglia di far sapere a tutti che vi state godendo una bellissima e romanticissima vacanza, ma quelle cose tipo #tramonto #sunset #beautiful #mare #love #amore #loveovereverything #photoofday #instagood #instalike #sole #happiness #spiaggia #sabbia #noi #ioete #me (me?) non vi sembrano giusto un pelino #ridondanti?
Per non parlare degli hashtag messi a caso nella speranza (vana, grazie al cielo) che il proprio post venga letto da più persone: “Purtroppo la mia dolce nonnina questa notte ci ha lasciati… #sapevatelo #solocosebelle”. Sì ma adesso #vogliomorire anch’io però!
Che poi, voglio dire, non avete tempo di scrivere “perché”, ma “#xké” sì? #Maperché?
Ah volete diventare virali… Ma guardate che siete già fastidiosi come un disturbo intestinale eh!
Per carità anche in questo fenomeno c'è qualcosa di buono, ad esempio quelle derive tra l’aggressivo e il paranoico che, per quanto mi riguarda, riescono a portare il buonumore come nessuno mai: #vivielasciavivere, #maquantorosicate, #lavostrainvidiaèlamiaforza…
Continua così ti prego che oggi è una giornataccia!
E la foto della pasta col pomodoro e #nofilter #picoftheday? #Eddaje!
E quelli che mettono gli hashtag anche nei commenti? #mafatesulserio?
Insomma, io dico diamoci una regolata ché, finora, in tema di cancelletti, più antipatici dei diesis per chi ha studiato musica controvoglia, ci sono stati solo gli squilletti anonimi alle 3 di notte (mica vi sarete dimenticati del #31#...), ma se andate avanti così rischiate di battere anche quelli...
#XD