Chiamate chi amate In evidenza
Il silenzio che a volte avvolge le nostre mancate azioni, le parole ferme in gola.
Sere fa, presa da uno strano attacco nostalgico per gli anni ’90, mi sono rimessa a guardare le prime puntate dello serie “Beverly Hills 90210” (davvero non chiedetemi il perché!) e, a parte i jeans scoloriti e a vita alta di Brenda e il bello e dannato Dylan, sono rimasta attonita nel vedere una scena a cui non siamo più abituati: un tipo chiede il numero di telefono ad una tipa e lei glielo scrive col rossetto sul braccio dicendogli “attento a non perderlo”.
In quest’epoca così tecnologica sento spesso dar colpa ai social per averci tolto il senso reale di tante cose e si, in effetti sono degli attrezzi infernali che non aiutano l’essere umano a concentrarsi “al di qua” di uno schermo, ma sono anche molto utili e fascinosi ed è ora che iniziamo a prenderci qualche responsabilità pure noi, dotati di cuore e cervello. La colpa è in primis la nostra. Di noi che spesso restiamo bloccati ad osservare, zitti e fermi. Che per dimostrare clicchiamo solamente un tasto. Che siamo tutti “follower” ma nella vita non ci inseguiamo mai. Che “non la chiamo per sapere cosa fa tanto lo vedo”, ma non sai come sta perché quello non lo vede nessuno. Che nascondiamo foto ma in realtà nascondiamo noi stessi. Che pensiamo che la giornata finisca all’ultima visualizzazione di una chat.
E mentre tutto lì continua eternamente a ripetersi con dinamiche uguali e a volte prevedibili, la vita e i rapporti umani seguono altre regole e non hanno classificazioni standard. E allora “chiamate chi amate”, ricordatevi di esserci e di abbracciare e di correre fin sotto un portone o sotto una finestra e di guardare negli occhi le persone. Perché siamo tutti nomi scritti col rossetto sulle braccia di qualcun altro.
E io non so quanto resto…o se resto.
Attento a non perdermi.
Attento a non perderti.