Diego Peoli In evidenza
Quando l'amore prende vita tramite la fotografia
PM ha incontrato Diego Peoli per capire meglio le emozioni, la storia e gli ostacoli che ci sono ogni giorno dietro al suo lavoro di fotografo
Da quanti anni fai questo lavoro e come ti sei approcciato a questo mondo?
Sono 25 anni che faccio il fotografo e che sono in questo mondo. Tutto è iniziato intorno agli anni 2000, possiamo dire per gioco. Era per aiutare durante il periodo natalizio un negozio fotografico di Perugia: cercavano una persona per qualche giorno e poi basta. A me piaceva la fotografia, con il computer me la cavavo e così poi mi è stato chiesto di restare. Da lì è partita la mia avventura fotografica: per 15 anni sono stato in questo negozio fotografico che per me è stata una famiglia e li ringrazierò sempre per ciò che mi hanno insegnato. Nel 2025 invece ci sarà il decimo anniversario di attività in proprio. Quando ero piccolo, mia mamma a casa era sempre con la macchina fotografica. Mia madre nel 2001 è morta, avevo vent'anni e quello era proprio il periodo in cui ho cominciato a lavorare in quel negozio, e proprio li mia mamma andava sempre a sviluppare le foto. Ho migliaia di foto in casa e a oggi sono il primo a consigliare alla gente di stamparle, visto che dopo tanti anni io ancora custodisco fotografie, che sono ricordi preziosi.
Quand’è che la tua passione si è trasformata in un lavoro?
Un esempio lampante fu quando il mio ex titolare doveva fare un servizio a un matrimonio e la sera prima mi chiese di sostituire il fotografo che avrebbe dovuto seguire con lui il lavoro. Io tremavo all’idea, ma accettai. Andò così bene che mi chiesero di continuare a fare scatti per i matrimoni.
Il tuo lavoro si concentra solo in Umbria o anche fuori regione?
Ho già lavorato a Roma, in Toscana, in Costiera Amalfitana. Ma l’Umbria è una meta molto gettonata. Abbiamo location suggestive che ci collocano ai primi posti per destination wedding e io sono felice che le persone scelgano la nostra regione per sposarsi.
Da 25 anni nel mondo della fotografia, Diego Vignaroli è uno dei punti di riferimento per quanto riguarda il mondo del wedding photograph
Cosa cerchi nei tuoi scatti e cosa pensi di lasciare emotivamente agli sposi?
Io sono un fotografo e amo i matrimoni perché racconto il giorno più bello di una coppia. Raccontare attraverso le fotografie mi gratifica, ma d’altro canto mi responsabilizza molto. Gli sposi si affidano a me, si crea feeling e questa è una cosa fantastica. Non seguo schemi, ma il giorno del matrimonio io creo uno storytelling completo per ogni coppia. Gli sposi mi scelgono perché io sono alla ricerca di foto spontanee, diverse e soprattutto reali. Chi mi sceglie cerca dinamicità. I clienti mi dicono che le mie foto sono vere e questo è ciò che vorrei sentire sempre.
Cosa pensi sia cambiato nel mondo della fotografia e cosa vorresti migliorare?
Quando ho iniziato ho vissuto il passaggio dalla Lira all’Euro e dall’analogico al digitale. Il digitale si è rivelato un successo; la fotografia deve partire dal fotografo, la macchina è un accessorio che trasforma quello che vediamo attraverso sensori, obiettivi ecc. Una miglior macchina fotografica ci permette di arrivare al risultato con una qualità maggiore.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il mio lavoro mi porta ad avere progetti tutti i giorni. Sto lavorando su una sala posa dove farò ritratti d’autore per tutti, anche agli animali. Sto concretizzando tante novità sul mondo wedding sia come fotografo che come altro...
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