Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

“Disinformazia” arriva a Perugia

Scritto da 
0
||

Martedì pomeriggio la presentazione del libro di Francesco Nicodemo, con Matteo Grandi e Giacomo Leonelli

Sarà presentato a Perugia, nel pomeriggio di martedì 11 luglio, “Disinformazia - la comunicazione al tempo dei social media” di Francesco Nicodemo, esperto di comunicazione e innovazione digitale, già consigliere di Matteo Renzi e ora nello staff del premier Gentiloni a Palazzo Chigi. A discutere del libro, a partire dalle 19, presso la Libreria L’una e L’altra – Bottiglieria San Martino, in via Ulisse Rocchi, insieme all’autore ci saranno Matteo Grandi, direttore di PM, giornalista e autore TV, e Giacomo Leonelli, segretario regionale Pd.

Sarà quindi l’occasione per parlare di giornalismo 2.0, social media, post-verità, fake news, comunicazione politica e disinformazione. Francesco Nicodemo prova infatti a smascherare nel suo libro le distorsioni che agiscono sulla percezione della realtà. Oggi, nel mondo della comunicazione, sembra aver preso il sopravvento una sorta di “rumore di fondo” che disorienta i cittadini e ne influenza le decisioni. Vaccinare i propri figli, iniziare una terapia medica, fidarsi della scienza o lasciare che si insinui il dubbio, mettendo in discussione certezze ormai acquisite? E come agire da elettori consapevoli? È possibile operare una scelta ponderata sottoposti come siamo al fuoco di fila di notizie inesatte, falsi allarmismi, parole di odio?

L’autore si chiede tutto questo, nella consapevolezza che “in ballo c’è la vittoria tra due visioni contrapposte: un mondo ripiegato su se stesso e sulle sue paure, che propone ricette anacronistiche a problemi sempre nuovi, e uno aperto, ottimista, orientato al progresso”. Sullo sfondo, una profonda convinzione: la risposta più decisa deve arrivare dalla politica. In che modo? “Coinvolgendo, dialogando, usando in maniera costruttiva le potenzialità offerte dal digitale, facendo sentire ciascuno protagonista di un progetto comune”.