Che questa non sarà un’estate come tutte le altre ce lo siamo già detti: l’estate delle vacanze in Italia, degli incontri senza abbracci, della preoccupazione, mai messa via, di cosa succederà dopo, a settembre ma, per chi è genitore, sarà ricordata soprattutto per essere l’estate dopo la DAD.
Da quando sono diventata madre mi sono domandata moltissime volte se ci fosse un modo più giusto per esserlo. L’unica risposta che sono riuscita a darmi è che non ne esiste uno più sbagliato degli altri, perché a modo loro lo sono un po’ tutti.
È convinzione sempre più radicata che il futuro del nostro pianeta passi anche (e soprattutto) dai piccoli gesti. E dall’educazione culturale.