Il sale, un prezioso amico In evidenza
Ecco la nuova rubrica SALE il benESSere a cura di Andrea Mencaroni
Ben trovati! Vorrei condividere con voi alcune considerazioni che mi stanno a cuore. Sicuramente saranno cose che conoscete, visto che parlerò di argomenti molto comuni e di elementi semplici e di uso quotidiano. Cercherò tuttavia di guardarli da un punto di vista nuovo e/o rinnovato.
Oggi vorrei parlare del SALE, uno degli ingredienti più comuni nella nostra vita e nella nostra Storia… spesso ancora più comune di quello che crediamo. Il sale o Cloruro di Sodio è prezioso e lo è stato fino da tempi remoti.
Diceva Marco Aurelio Cassiodoro nel 523 d.C. “sebbene possa esistere qualcuno che non desidera l’oro, non e’ mai esistito nessuno che non abbia desiderato il sale, allora questo ha un " valore molto alto”.
Fin da allora infatti veniva usato per sopravvivere (conservare i cibi), per espandersi (la via Salaria), come mezzo di pagamento (il salario). Fu addirittura causa di guerre (la guerra del sale a Perugia fu una delle più feroci). I Perugini insorsero contro lo Stato Pontificio a causa della tassa sul sale, persero la guerra e Perugia perse la sua autonomia divenendo parte integrante dello Stato Pontificio, ma non per questo la città si arrese. La tradizione vuole che i nostri concittadini, mai domi, per protesta smisero di salare il pane… ancora oggi a Perugia il pane è senza sale…
Come di certo saprete, esistono diversi tipi di sale, ma potremmo racchiuderli in 2 grandi gruppi: il sale marino ed il salgemma. Il primo viene estratto dal mare, il secondo dai giacimenti minerari.
Il sale marino purtroppo ormai viene sempre più “lavorato” chimicamente con processi di “candeggiatura” per eliminare tutte le scorie nocive di cui sono pieni i nostri mari, sempre più inquinati. Il sale iodato è un esempio comune di questa categoria tra i più usati in cucina e consigliato a chi soffre di tiroide. Molti non sanno che è una delle sostanze peggiori che possiamo mettere in tavola. Lo iodio è un’aggiunta del tutto chimica che il nostro organismo espelle ed è presente in TUTTI gli alimenti preconfezionati che mangiamo!!!!!
Un buon sale marino è senza dubbio quello integrale o non raffinato, ma esso non può essere puro al 100% a causa delle sempre più inquinate acque marine.
Vi ho spaventato? Spero di no. Ci sono valide alternative al sale marino… c’è il salgemma!
Esistono dei giacimenti di cloruro di sodio allo stato solido, residui di antichi mari, da cui si ottiene salgemma! Sale puro al 100%: tra questi c’è il sale polacco, il sale di Petralia o il sale himalayano.
Quest’ultimo è il mio preferito… ha 250 milioni di anni, è al100% naturale ed è l’unico che contiene tutti gli 84 oligoelementi del nostro corpo (iodio, ferro, zinco, calcio, magnesio, etc etc) e nell’esatta quantità percentuale.
Il sale, qualsiasi voi scegliate, deve essere conservato in un luogo asciutto, in un contenitore ermetico e usato a crudo sugli alimenti x preservarne lo iodio. Il sale è indispensabile anche per il nostro benessere psico-fisico, basta pensare che è contenuto in ogni medicinale, nella soluzione fisiologica delle flebo, come anche nei vecchi rimedi della nonna, ad esempio i lavaggi nasali con acqua marina o i fumenti con acqua e sale, oppure riscaldato, avvolto in un tovagliolo e appoggiato sulla parte del corpo dolorante al fine di alleviare i dolori e l’infiammazione.
A Perugia c’è un centro specializzato in trattamenti naturali al sale himalayano: la Grotta dell’himalaya (www.grottahimalaya.com) ma queste è un’altra storia… e ne parleremo la prossima volta…
State bene!
Andrea