Ale e Saba, due fratelli dal simpatico talento musicale
Una coppia di fratelli affiatata e spumeggiante presenta il loro ultimo tormentone musicale: “Me voi.. o arvò”
Non chiamateli cantanti, imitatori, ideatori di scherzi, co-conduttori televisivi. Alessandro e Sabatino Catoggio, rispettivamente classe ’88 e ’89, non vogliono etichette. Sono un po’ di tutto, sono semplicemente loro: un vero fenomeno social, approdato dallo scorso settembre negli studi di “Caffè sport”, trasmissione varietà della rete locale Umbria Tv, condotto da Nicola Agostini in onda ogni venerdì dalle 22 e 30 a mezzanotte, che si addentra nei meandri del calcio regionale dilettantistico e vede il duetto protagonista degli svariati momenti di intrattenimento.
Chi sono Ale e Saba? Nati con una vera e propria vena artistica –i due scrivono poesie fin da piccoli- scoprono ben presto la passione per la musica e le imitazioni, ognuno specializzandosi in profili specifici. Sabatino va forte con le personalità del mondo del calcio mentre Alessandro preferisce politica e spettacolo: il loro repertorio va da Max Allegri, Antonio Conte, Andriy Shevchenko, Clarence Seedorf a Leonardo Di Caprio, Giampiero Galeazzi e Silvio Berlusconi. “Sabatino è un professionista -commenta il fratello- si studia seriamente il personaggio”. Alessandro non è da meno e, puntando tutto sulla sua voce, riesce a riproporre svariati cantanti.
Tutto inizia, come sempre, un po’ per gioco: i fratelli fanno ciò che li diverte, come pubblico hanno i propri amici, che apprezzano. Postano su Facebook frammenti di imitazioni e canzoni e i like crescono. Poi il contatto con il giornalista sportivo Nicola Agostini, conosciuto professionalmente alla serata del Pallone d’oro del calcio umbro, che fa da talent scout, fiutando il brio che i due darebbero al talk sportivo che conduce.
All’interno della trasmissione cantano, imitano, sono protagonisti di alcune pubblicità, ma soprattutto conducono una sorta di “Scherzi a parte”: gli ospiti, generalmente personalità legate al calcio regionale, vengono ripresi o registrati in situazioni paradossali, sapientemente orchestrate dai fratelli Catoggio e Nicola Agostini, il tutto di concerto con amici, giocatori e mogli come complici. Uno degli ultimi vede coinvolto il presidente della Pontevecchio Monsignori, contattato da una varietà infinita di soggetti –di diversa provenienza geografica- interessati alla sua proposta lasciata sul muro del bar di un autogrill: “Maschio latino cerca compagno..”.
Le canzoni dei due sono davvero molto conosciute, “sicuramente più di noi” scherzano. Finora si tratta di parodie, per la maggior parte composte in dialetto perugino: “Starna” sulle note di “Stardust”, il tormentone della scorsa estate “Da Pila a Rancolfo” parodia di “Roma Bangkok”, “La ragazza de Selci Lama” sulla falsariga di “La mia ragazza mena” degli Articolo 31 e “Ai Baraccon”. Fa eccezione “Chivu Derlei”, una “Vivo per lei” con testo in italiano che ruota attorno a nomi di calciatori. Il pezzo è finito sulla pagina Facebook “Calciatori brutti” dove, grazie anche ad un bacino di utenza nazionale, ha fatto il pieno di visualizzazioni.
Talento per le imitazioni e spiccata versatilità, i due devono sicuramente molto al “multietnico” albero genealogico: hanno origini lucane, nascono in provincia di Bergamo, dove restano per i primi anni di vita, si trasferiscono infine a Perugia, conservando però parentele sparse per il mondo, che si curano di andare a visitare di tanto in tanto. “Siamo facilitati nell’apprendere e riproporre gli accenti e le cadenze di lingue e dialetti” spiegano i due perugini di acquisizione.
I testi sono esilaranti: per loro sembra facile comporre un brano che faccia ridere per tre minuti interi. “Parliamo di situazioni reali e quotidiane, ma volutamente estremizzate, riportate in chiave paradossale. Giochiamo con le assonanze tra parole e un po’ di immaginazione”. Eccola qua la poetica di Ale e Saba che, per il futuro, non escludono niente: “Chissà magari un inedito, con testo e musica interamente nostri”. E, perché no, in italiano o in inglese. O in qualsiasi altro dialetto.
Per ora Ale e Saba sono più che soddisfatti di questa esperienza: “La gente ci riconosce in giro e ci apprezza. I bambini ci chiedono selfie per farli vedere ai compagni di scuola che non fanno altro che cantare le nostre canzoni, in classe e nel pullman”.
Ora che avete capito chi sono e cosa fanno volete rivedere scherzi, canzoni e imitazioni? Tranquilli, trovate tutto sulla doppia playlist del loro canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCt_LXu5iITqxp7vjly4mFpg ). E non perdetevi l’ultima creazione: “Me voi.. o arvò” che, sulle note di “Me Voy” di Julieta Venegas, racconta un ragazzo un po’ impacciato alle prese con il latino americano.
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