L'immobiliare secondo me In evidenza
Questo difficile, quanto incredibile, momento di contingenza ha impattato a livello planetario anche sul mercato immobiliare
Le case che hanno subito maggiore svalutazione sono le piccole unità immobiliari, mentre invece si segnala un incremento delle richieste per case in periferia e con giardino. Anche gli spazi abitativi richiesti sono di maggiori dimensioni, ambienti più ampi e confortevoli. Con le misure restrittive, le abitazioni tradizionali hanno mostrato alcuni limiti strutturali, la necessità di spazi grandi, di verde e di terrazzi, è emersa in maniera preponderante.
I maggiori disagi si sono riscontrati nelle grandi città: ambienti piccoli, scarsa illuminazione, mancanza di verde, ma anche l’isolamento acustico o quello termico.
Le crisi economiche rappresentano come sempre un momento di grande difficoltà per la maggior parte della persone, ma in molti casi rappresentano anche delle grandi opportunità. Prezzi di acquisto e affitto calmierati, mutui e prestiti agevolati e soprattutto gli eco incentivi, che, come vedremo tra poco, rappresentano forse l’unico sensibile e concreto intervento di questo governo. Diversi clienti si sono rivolti alla mia agenzia, anche in piena pandemia, per investire sul mattone, che resta sempre uno dei più importanti beni rifugio. Magari per paura di subire flessioni eccessive dei mercati finanziari, di minare i propri investimenti finanziari, o addirittura, prevedendo ipotetiche misure di prelievo forzoso dal proprio conto corrente, cosa che speriamo non avvenga mai.
L’economia ha influito e continuerà a influire negativamente sui valori immobiliari, a vantaggio di chi acquista, ma secondo la stima di Standard & Poor’s rispetto alla precedente crisi del 2008, la ripresa avverrà molto più rapidamente, già nel 2022 dovremmo tornare alla normalità dei valori. Siamo fiduciosi.
BONUS AFFITTIPer le attività commerciali (partendo dal presupposto che nessuno ci regalerà nulla) e per quelle rimaste chiuse così tanto tempo servirebbe ben altro aiuto. Il mio invito, è legato sempre al buonsenso: in un momento così difficile il rischio imprenditoriale deve essere condiviso dal locatore e dall’affittuario in egual maniera, altrimenti si rischia di conoscere la data in cui si chiuderà un’attività, ma di non sapere quando, e se se, ne riaprirà un’altra.
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