Piccoli principi In evidenza
“…Oh simple thing, where have you gone?...” (“Somewhere Only We Know”)
Prima della rosa, della volpe, delle frasi che tutti conosciamo.
Prima.
Capitolo IV de “Il Piccolo Principe”.
I bambini ascoltano le storie di un libro che diventerà un copione.
La classe è diventata un cerchio.
Un silenzio attento, occhi che viaggiano senza perdersi, domande o esclamazioni, con la testa un po’ girata.
E si ricordano.
Tutto.
Dettagli, particolari.
Filtrano le emozioni con la semplicità che noi “grandi” rischiamo spesso di dimenticare.
Non ci sono numeri, cifre, retro pensieri, congetture, pregiudizi.
Parole e strofe e un’emozione che nasce.
Naturalezza che non contiene banalità.
Immaginazione tradotta in poesia.
Sono cose serie da prendere sul serio.
Forme e pensieri di piccola statura, grembiuli colorati e scarpe slacciate, da trattare con cura.
Per non dimenticare le cose essenziali.
Guardare le cose anche attraverso il legno.
Raccontare come se ogni volta si trattasse di una storia di fate.
Comprare una scatola di matite e colori…per non invecchiare mai.