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Le caricature immateriali di Angelo Buonumori In evidenza

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Il noto artista perugino torna a sorprendere con un nuovo ciclo di opere

Testo: Isabella Zaffarami - Brano: “Ma il cielo è sempre più blu” - Rino Gaetano


Dal Papa a Giorgione, da Romizi a Donald Trump, dalla Raggi a Cucinelli: in pochi segni il racconto di un personaggio 

 

Caricature immateriali” come le ha definite lo stesso autore nel corso della chiaccherata con noi di PM. Caricature leggere, accennate, nelle quali bastano pochi tratti, a volte uno solo, per definire il personaggio. Sembra una contraddizione, ma il risultato è geniale ed esilarante, perfettamente nello stile di Angelo Buonumori

L’artista perugino ha iniziato a produrre questo ciclo di ritratti umoristici nel corso del lockdown, ispirato dalla cronaca, dai social e anche dalle simili iniziative di artisti e creativi come Franco Prevignano che, nel corso dell’isolamento, si è dedicato a immortalare oggetti trovati tra le mura domestiche, raccolti sotto l’hashtag #iofotografoincasa.

Mi sono chiesto cosa potessi fare io e il pensiero è andato subito al disegno”, spiega Buonumori: la ricerca figurativa e in particolare il ritratto hanno infatti caratterizzato tutta la sua storia professionale e artistica. Le sue ultime creazioni fanno pensare, in particolare, ai suoi “Acronimi ritratti” del 2006 e ai suoi “Profili InVersi” del 2013. Le caricature sono realizzate attraverso il disegno digitale, ma del tutto “a mano libera” e quindi senza alcun ausilio fotografico o automatismo tecnologico. “Utilizzo il mouse come se fosse matita e pennelli – racconta l’autore – ma devo ammettere che queste creazioni non sono il mio primo banco di prova. Già da ragazzo mi divertivo a fare caricature sempre caratterizzate da una certa vocazione alla sintesi. A differenza di quelle classiche, le mie caricature contengono la minor quantità possibile di elementi: ho evitato di includere tutto quello che ho ritenuto superfluo e questo per mia scelta personale e inclinazione naturale. In ogni ritratto c’è una componente caricaturale che nella caricatura si accentua: un tratto, un’espressione, una postura vengono sottolineati per comunicare una determinata caratteristica della personalità del soggetto ritratto. Nel mio caso solo quell’unico elemento viene preso in considerazione ed è sufficiente a rendere riconoscibile e a definire il personaggio, o almeno spero che lo sia” 


Lo è assolutamente tanto è vero che queste creazioni hanno destato molto interesse, ci racconta come è andata?

Ho iniziato a disegnare le caricature per il semplice piacere di farlo, poi ne ho pubblicata qualcuna sui social, in particolare su Facebook, e ho registrato grande entusiasmo, non solo in termini di like e commenti, ma anche messaggi e telefonate, soprattutto da parte dei personaggi locali ritratti, alcuni dei quali sono buoni amici. Mi è stato riferito che a Sgarbi è stata sottoposta la sua caricatura e che lui l’ha molto apprezzata. Qualcuno poi mi ha suggerito di farne un mostra o una pubblicazione.


 

L’idea è nata nel corso del lockdown e le creazioni sono state conosciute e apprezzate grazie alla diffusione sui social

 

Con quale soggetto ha iniziato?

Ho iniziato con Virginia Raggi perché ho avuto il pensiero dell’orecchio che, da solo, potesse essere sufficiente a dire tutto. Il secondo è stato Di Maio, anche lui molto facilmente caricaturabile. 



La caricatura più facile e la più difficile?

La più facile forse è stata quella di Woody Allen, caratterizzato da tratti distintivi molto netti. Molto di più invece ho dovuto lavorare, tra gli altri, sull’amico Alessandro Campi che ha lineamenti meno marcati.


 


 

L’opera che preferisce qual è? 

Brunello Cucinelli: è la caricatura più immateriale, fatta solo di questa aureola. L’ho realizzata a caldo avendo avuto l’ispirazione mentre lo sentivo parlare di rondini e primavera: mi sembra che rappresenti in modo efficace questa sorta di santificazione che si sta facendo nei suoi confronti.


 


ANGELO BUONUMORI 

Angelo Buonumori costituisce un pezzo di storia della comunicazione pubblicitaria umbra e italiana. La sua carriera comincia tra ricerca figurativa e art direction pubblicitaria. Nel 1966 inizia a operare presso l’ufficio artistico della Perugina. Nel 1974 realizza la sua prima mostra personale, insieme all’amico e collega Gianni Sani, presso la quadreria “Il Perugino” a Perugia. Nel 1977 viene invitato ad esporre a Genova nelle sale di Palazzo Cattaneo Adorno. Negli anni ‘80 è direttore creativo di alcune importanti griffe come Nazareno Gabrielli e Igi & Igi. Fonda poi un proprio studio di design pubblicitario ed è l’ideatore di molti famosi marchi italiani tra i quali il celeberrimo “Ore Liete”. È stato anche a lungo docente di “Teoria e tecniche della comunicazione pubblicitaria” presso l’Università per Stranieri di Perugia. Nel 2006 è tornato ad esporre a Perugia con una mostra dal titolo “Acronimi ritratti”. Del 2013 sono la personale “Profili InVersi” presso la Galleria Artemìsia di Perugia, preview della mostra “Profili InVersi” tenutasi presso la Galleria Statuto 13 di Milano, Brera District. Nel 2014 è presente con sette opere all’Asia Contemprary Art Show di Hong Kong. Sue opere sono presenti presso la Koo Gallery di Hong Kong e in collezioni private. Tra il 2017 e il 2018 le sue installazioni di light art danno vita alla mostra site specific “Ierofania” nel Complesso Templare di San Bevignate a Perugia. 

 


Per il resto come ha scelto i personaggi da rappresentare? 

Sono andato un po’ random, senza una logica precisa. Ho iniziato dai politici poi giornalisti, cantanti, chef, personaggi locali noti e amici. 


Ha intenzione di fare altre caricature o di portare avanti dei progetti che abbiano come protagoniste queste creazioni, come le è stato suggerito? 

Per ora mi sono fermato e non so se in futuro ne realizzerò altre, di sicuro si tratta di un’idea nata senza nessun secondo fine e così voglio che resti: nel caso in cui qualche iniziativa che riguarda le mie caricature vada in porto mi piacerebbe quindi che il ricavato potesse andare in sostegno ad associazioni benefiche. 

 

Pubblicato in PM TopNews
Isabella Zaffarami

Moglie e mamma, prova a fare anche la giornalista. Molto curiosa, abbastanza coraggiosa e un po’ capricciosa. È spesso in ritardo, ma solo perché odia aspettare. Ama il giallo, le margherite, il mare e il tiramisù. Un tempo amava dormire fino a tardi, oggi ama andare a letto presto. Ama la sua città, Todi. Ama le parole, quelle già scritte e quelle ancora da scrivere.