Quanto basta per essere felici
Un pizzico di imprevedibilità può essere il segreto. Luisa Canonico, farmacista e nutrizionista ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Quanto basta” i cui protagonisti siamo tutti noi.
Ci parli del tuo libro?
Più che un libro definirei il mio un "quadernino" di racconti, da immaginare come una scatola di cioccolatini che divori avidamente uno dopo l'altro, e di ognuno ti rimane in bocca uno specifico sapore. Il titolo nasce dall'idea che nella nostra vita tutto ciò che ha un peso è numericamente definito (come anche gli ingredienti principali di qualsiasi ricetta): l'età, le ore di lavoro, gli anni di studio, il numero dei figli, gli anni di fidanzamento o matrimonio... Quello che dà sapore invece alla nostra esistenza è imponderabile, per ognuno un "quanto basta".
Quanto basta di cosa?
Quanto basta per rimettersi al centro della propria vita, per iniziare una storia d'amore o finirla, per affrontare una fatica fisica, per riscoprire l'amore di un genitore verso il proprio figlio o di un figlio verso un genitore. I protagonisti per lo più non hanno un nome e anche la descrizione fisica, quando presente, è sommaria.
Cosa ti piacerebbe lasciare al lettore con i tuoi racconti?
Vorrei che il lettore si divertisse a dargli una identità o introspettivamente si sentisse lui stesso uno dei personaggi. Spero che i miei racconti siano un input per far lavorare la propria fantasia o magari il punto di partenza per riscoprire quel "quanto basta" per dare magia alla quotidianità.
Tre figli, un lavoro, una passione per le maratone. Come concili tutto questo con la scrittura?
Le mie giornate tra lavoro e famiglia sono sempre piene...lo spazio di svago è la corsa e spesso quando corro vengono "pirandellianamente" a trovarmi dei personaggi o delle idee che non mi lasciano tranquilla finché non prendo carta e penna e scrivo.
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