Parla Maddalena, la tuderte lady Barzagli In evidenza
Mamma premurosa, moglie innamorata, donna bellissima, ma con i piedi per terra, ed è pure umbra… Cosa chiedere di più? A pochi giorni dalla finale di Champions League Juventus-Barcellona, che si giocherà il prossimo 6 giugno a Berlino, abbiamo intervistato Maddalena Nullo, originaria di Todi e moglie di Andrea Barzagli, difensore della Juventus e della Nazionale italiana.
1 – La tua storia in breve: la vita a Todi, il lavoro, l’incontro con Andrea, i bambini, il matrimonio…
La mia vita a Todi è stata come quella di tutti i ragazzi del mio paese: sana, con dei valori, semplice, ma divertente. Sono sempre stata una persona molto curiosa. Amo viaggiare, cambiare, conoscere gente e soprattutto stare in mezzo alla gente. A 18 anni ho deciso che volevo, sin da subito, essere indipendente, così ho preso in considerazione delle opportunità lavorative che mi offrirono in quel periodo al di fuori della mia regione: la moda, amata da me sin da bambina. Grazie a questo lavoro ho conosciuto tanta gente di tutto il mondo, ho girato gran parte dell’Italia. Ero soddisfatta, ero indipendente come sognavo e mi divertivo tantissimo. Grazie al mio lavoro e ad alcuni amici in comune, al termine di una sfilata a Firenze, nel dicembre 2004, ho conosciuto Andrea, mio marito. Dopo una lunga frequentazione abbiamo capito che non riuscivamo a fare a meno l’uno dell’altra, quindi ho iniziato a trascurare la mia passione, il mio lavoro, per l’amore. E ad oggi devo dire che è stata la scelta migliore visto che 5 anni fa è nato nostro figlio Mattia e dopo 16 mesi è nata anche la principessa di casa, Camilla. Per il matrimonio abbiamo aspettato un po' di più. Nel luglio del 2013 abbiamo coronato davanti a Dio il nostro amore a Lerici in Liguria.
2 – Molti immaginano la tua vita da sogno: com’è essere la moglie di un calciatore di successo come Andrea?
Sicuramente con i problemi che ci sono ora in Italia la mia è una vita da sogno, ma secondo me lo è ancora di più grazie al forte amore che unisce la nostra famiglia, e questo non si può comprare. Stare con Andrea come personaggio pubblico può essere limitante a volte, visto che non puoi fare tutto quello che vuoi, perché sei sempre sotto gli occhi di tutti. Però devo dire che mi dimentico continuamente del fatto che lui sia un personaggio pubblico perché noi viviamo una vita semplicissima.
3 – Legati da tanti anni, sereni e innamorati l’uno dell’altra e della vostra splendida famiglia… Non siete un po’ una coppia atipica nel mondo del calcio? Qual è il vostro segreto?
Il nostro segreto sono i valori che ci hanno insegnato i nostri genitori, l’umiltà e la semplicità per primi. Il segreto è circondarsi di gente vera, gente che ti vuole bene per quello che sei e non per quello che sei diventato. Gli amici di sempre, della scuola, di quando eri ragazzino: grazie a loro riusciamo a capire che quello che stiamo vivendo è una bella esperienza, una grande fortuna.
4 - Parlaci di Mattia e Camilla… sono già juventini sfegatati?
I miei bimbi pensano che la vita giri tutta intorno al calcio visto che ogni nostro programma della settimana è influenzato dalle varie partite. Sentono i nostri discorsi e chissà cosa immagineranno essendo così piccoli. Mattia si è appassionato molto a questo sport, nonostante noi proviamo continuamente a invogliarlo a provare anche altri sport. È molto tifoso della Juve naturalmente, quasi un ultras. Camilla invece è femminuccia, è più piccola, lei tifa il papà.
5 – La Juventus sta per concludere una stagione di certo straordinaria… Cosa si dice a casa Barzagli? E negli spogliatoi?
Diciamo che quest’anno in casa Barzagli ci sono stati un po' troppi infortuni, comunque in casa non si parla mai di calcio: visto che mio marito parla di calcio tutto il giorno, evitiamo. A casa si fanno altri discorsi.
6 – Sarai a Berlino il 6 giugno, per la finale di Champions? In famiglia o tra le donne dei calciatori avete delle tradizioni o dei riti da rispettare in occasione di sfide importanti come la finale di Champions?
Il 6 giugno sarò presente con i miei figli, mio papà e i genitori di Andrea, partiremo con un aereo organizzato dalla Juve per tutti i familiari. Siamo un bel gruppo di donne alla Juve, tutte molte unite, ma non abbiamo nessun rito scaramantico.
7 – Come immagini la tua vita tra 20 anni? Ti piacerebbe, prima o poi, tornare a vivere in Umbria e in particolare a Todi?
Non mi sono ancora immaginata la mia vita tra 20 anni, un po’ per come sono fatta io (odio i programmi) e un po’ con il lavoro di mio marito, non so mai dove sarò l’anno dopo. Il calcio è strano, si vive alla giornata. Non so cosa farà mio marito tra vent’anni, se lavorerà ancora nell’ambito del calcio oppure no. L’Umbria mi piace molto, i colori, i profumi della mia terra mi riempiono il cuore... Non so se tornerò mai a viverci, ma sicuramente ci trascorrerò le mie vacanze.